Soluzioni alimentari per la sindrome del colon irritabile

9 dicembre, 2019 , , ,

L’approccio FODMAP

I FODMAP* sono dei glucidi (zuccheri) fermentescibili che possono essere in parte responsabili dei sintomi nelle persone che soffrono di SCI. Questi zuccheri possono essere mal digeriti, e perciò possono accumularsi nell’intestino tenue. I sintomi digestivi correlati a un’intolleranza ai FODMAP si presentano generalmente dopo 2-8 ore dall’ingestione di alimenti ricchi di FODMAP. Un’intolleranza al lattosio, al fruttosio, o ai polialcoli determina generalmente gas intestinali, gonfiori e diarrea, mentre un’intolleranza ai fruttani e ai GOS dà luogo in genere a gas intestinali, gonfiori e stitichezza. Le feci possono essere di colore più chiaro, provocare una sensazione di bruciore, galleggiare nel WC o destare la persona nella notte. Occorre notare che il tempo del transito intestinale complessivo dal momento in cui si mangia un alimento al momento in cui gli scarti residui vengono eliminati può richiedere fino a 72 ore. Perciò, anche se i sintomi correlati a una sensibilità ai FODMAP appaiono generalmente da due a otto ore dopo l’ingestione del pasto, possono durare fino a tre giorni.

L’approccio FODMAP si è dimostrato efficace per ridurre i sintomi correlati alla SCI nel 75% circa dei casi. Per maggiori informazioni sulla dieta FODMAP, potete leggere questo articolo. Nel caso in cui il problema sia causato da una mancanza enzimatica, si possono assumere degli integratori di enzimi per favorire la digestione di alcuni FODMAP. L’enzima lattasi permette la digestione del lattosio; l’enzima alfa-galattosidasi (Beano) permette la digestione dei GOS, e l’enzima xilosio isomerasi permette la digestione del fruttosio. Non esiste però alcun integratore per la digestione dei fruttani e dei polialcoli. È fondamentale scegliere un integratore che contenga l’enzima specifico per il FODMAP a cui si è sensibili, e assumerlo nel momento giusto.

In certi casi, altri fattori possono essere all’origine dei sintomi digestivi. Ecco qualche esempio.

1) Deficit congenito di sucrasi-isomaltasi (DCSI)

Il deficit congenito di sucrasi-isomaltasi (DCSI) è un disordine genetico che si presenta quando il corpo non è in grado di produrre l’enzima sucrasi-isomaltasi necessario alla digestione del saccarosio e del maltosio, due tipi di zuccheri. Il saccarosio è contenuto nella frutta, nello zucchero di canna (zucchero da tavola), nello sciroppo d’acero e in numerosi alimenti che contengono zuccheri aggiunti. Il maltosio invece si trova in molti prodotti cerealicoli. Il malassorbimento del saccarosio causa tipicamente gas intestinali, gonfiori e diarrea, che si presentano da due a otto ore dopo l’ingestione degli alimenti contenenti saccarosio. I sintomi digestivi possono spesso peggiorare se non si segue una dieta povera di FODMAP. Il trattamento per questa condizione consiste in una restrizione alimentare e nell’assunzione di un integratore chiamato Sucraid. Questo particolare integratore deve essere conservato in frigorifero.

*I FODMAP sono dei glucidi che fermentano nell’intestino, in parte responsabili dei sintomi nelle persone che soffrono di colon irritabile. Per maggiori informazioni, leggete quest’articolo.

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Autori

Kathryn Adel
Kathryn è titolare di una laurea in kinesiologia e una in alimentazione, e di un master in alimentazione sportiva. È membro dell’OPDQ e dell’Academy of Nutrition and Dietetics. Atleta di mezzofondo, ha corso per la squadra olimpica di Montréal e il Rouge et Or. Kathryn è specializzata in alimentazione sportiva, perdita di peso, diabete, salute cardiovascolare e gastrointestinale. Kathryn ha molta esperienza con l'approccio FODMAP e ha completato la certificazione dell'Università Monash.

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