Le 4 peggiori cose da dire a una persona che soffre della sindrome dell’intestino irritabile

11 aprile, 2016

Non avendo io mai sofferto della sindrome dell’intestino irritabile, ho dovuto fare delle ricerche per questo articolo… Ho visitato dei siti web e dei gruppi di sostegno su Facebook (come il nostro) per coloro che soffrono di problemi gastrointestinali. Ho anche dato un’occhiata alle lettere che riceviamo costantemente dalle persone che seguono i nostri menu a basso contenuto di FODMAP. Ciò che mi ha sorpreso maggiormente, è che anche i brevi commenti che facciamo di solito, senza alcuna malizia, possono avere degli effetti negativi su una persona che soffre di SII. Voglio condividere con voi le mie scoperte, e darvi qualche traccia per poter aiutare le persone a voi care che soffrono di SII. Ecco le 4 cose da non dire mai a qualcuno che soffre della sindrome dell’intestino irritabile.

 “E’ solo nella tua testa!”

Anche se non si conoscono precisamente le cause della sindrome dell’intestino irritabile (SII), è certo che non si tratta del frutto dell’immaginazione di chi ne soffre! La SII è un disturbo multifattoriale che sembra implicare diversi apparati del corpo, tra i quali evidentemente quello digestivo, ma anche il sistema nervoso e il microbiota.

Attualmente si stanno effettuando delle ricerche su diverse ipotesi. La SII potrebbe essere spiegata con un microbiota alterato, un problema della comunicazione nell’asse intestino-cervello (gut-brain axis) o una ipersensibilità viscerale.

Sulla stessa linea di pensiero, suggerire a qualcuno di «rilassarsi» non è proprio d’aiuto… Anche se è pur vero che lo stress può esacerbare i sintomi correlati alla sindrome del colon irritabile, dirlo in questo modo può causare più stress invece che attenuarlo. Proponete piuttosto alla persona un’attività rilassante, come lo yoga o la meditazione, da fare insieme, per permettergli di controllare meglio lo stress.

“Appesti sempre il gabinetto!”

In questo caso, la persona che soffre di SII lo sa di già, non c’è alcun bisogno di farlo sapere a tutto il palazzo! Può darsi anzi che aggravi i sintomi della persona in questione rendendola ancor più sensibile e imbarazzata dai suoi sintomi. Stare zitti non cambierà nulla nella vostra vita, ma forse renderà la sua più facile.

“Andiamo a mangiare al ristorante!”

Pensate di fare una bella cosa proponendo di andare a mangiare fuori, ma se prevedete di farlo, è meglio lasciare la scelta – o quantomeno consultare – la persona affetta da SII. I sintomi della SII si aggravano o si riducono a seconda degli alimenti che la persona mangia. E’ quindi importante che la persona affetta dalla SII possa scegliere un ristorante che offra dei piatti adatti a lei. Idealmente, parlate dell’uscita qualche giorno prima, di modo che possa, se necessario, consultare il menu in anticipo o telefonare al ristorante.

Un ultimo, piccolo consiglio: non cercate di controllare tutto ciò che una persona mangia. Le persone che soffrono di SII di solito si conoscono abbastanza bene da sapere quali alimenti vanno bene o meno per loro.

“Ma non c’è una medicina per questo problema?”

Nonostante gli straordinari progressi della medicina, non esistono ancora dei medicinali o delle cure miracolose per guarire dalla sindrome dell’intestino irritabile. Una Tachipirina (paracetamolo) o un Advil (ibuprofene) non risolverà di certo il problema! Invece, un’alimentazione a basso contenuto di FODMAP e alcuni farmaci possono permettere di controllare meglio alcuni sintomi associati.

Come rendervi utili?

Ecco qualche trucco per aiutarvi ad aiutare una persona che soffre della sindrome dell’intestino irritabile:

  • Informatevi su cos’è la sindrome dell’intestino irritabile
  • Offrite il vostro aiuto nelle situazioni quotidiane o nei periodi di crisi
  • Incoraggiate la persona che soffre di SII a provare l’alimentazione a basso contenuto di FODMAP

Fonti:

Autori

Jef L'Ecuyer
Nutrizionista/dietista, membro dell'OPDQ e dei Dietisti del Canada, Jef propone una visione semplice, efficace e pratica riguardo la pianificazione dei pasti quotidiani.

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