Mal di pancia nel bambino e alimentazione a basso contenuto di FODMAP

18 luglio, 2018 , ,

Ripetere i test ?


I bambini sono in una fase evolutiva di crescita costante, perciò è fondamentale ripetere il test della tolleranza ai FODMAP ogni 3-6 mesi, visto che la tolleranza e la capacità di assorbimento di alcuni nutrienti cambia con l’età. Ad esempio il fruttosio viene assimilato con più difficoltà dai bambini piccoli rispetto agli adulti. Pertanto è possibile che gli alimenti ad alto tenore di fruttosio (come ad esempio asparago, ciliegia, mango e miele) siano tollerati meglio quando il bambino è più grande.

Attenzione!

Durante l’infanzia il bambino acquisisce numerose abitudini alimentari, perciò sarebbe meglio evitare di insistere sul fatto che esistano alimenti “buoni” e alimenti “cattivi/proibiti” . In effetti gli alimenti che contengono FODMAP sono in gran parte alimenti sani che rientrano in un’alimentazione equilibrata. Proprio per questa ragione è consigliabile fare il test di reintroduzione dei FODMAP trascorse 2 o 6 settimane.

L’alimentazione a basso contenuto di FODMAP per la mamma per prevenire le coliche del bebè?

Molte mamme con un bebè che soffre di coliche hanno provato con un certo successo a cambiare la loro alimentazione per prevenirle. Si potrebbe allora pensare che diminuire il consumo di FODMAP da parte della madre potrebbe ridurre i disturbi del neonato in fase di allattamento… Purtroppo però non abbiamo ancora sufficienti dati a nostra disposizione per corroborare questa tesi. Se volete provare questo metodo, accertatevi di mantenere un’alimentazione varia ed equilibrata per evitare qualsiasi carenza alimentare6.

Al momento il solo trattamento che sembra dare risultati effettivi nel ridurre le coliche è l’assunzione del probiotico L. reuteri DSM 17938.

Per riassumere, l’alimentazione a basso contenuto di FODMAP può rappresentare una potenziale soluzione per il mal di pancia cronico e altri disturbi gastrointestinali del bambino. Prima di intraprendere questo percorso è necessario richiedere il parere e la guida di un nutrizionista specializzato in pediatria e prendere tutte le precauzioni necessarie.


References

  1. Hill, P., Muir, J. G., & Gibson, P. R. (2017). Controversies and Recent Developments of the Low-FODMAP Diet. Gastroenterology & Hepatology, 13(1), 36–45.
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  3. Kerckhoffs, A. P., Samsom, M., van der Rest, M. E., de Vogel, J., Knol, J., Ben-Amor, K., & Akkermans, L. M. (2009). Lower Bifidobacteria counts in both duodenal mucosa-associated and fecal microbiota in irritable bowel syndrome patients. World Journal of Gastroenterology : WJG, 15(23), 2887–2892. http://doi.org/10.3748/wjg.15.2887
  4. Mättö, J., Maunuksela, L., Kajander, K., Palva, A., Korpela, R., Kassinen, A. and Saarela, M. (2005), Composition and temporal stability of gastrointestinal microbiota in irritable bowel syndrome – a longitudinal study in IBS and control subjects. FEMS Immunology & Medical Microbiology, 43: 213–222. doi:10.1016/j.femsim.2004.08.009
  5. Staudacher, HM., Lomer, MC., Anderson, JL., Barrett, JS., Muir, JG., Irving, PM., & Whelan, K. (août 2012). Fermentable carbohydrate restriction reduces luminal and gastrointestinal symptoms in patients with irritable bowel syndrome. J Nutr; 142(8):1510-8; doi: 10.3945/jn.112.159285
  6. Iacovou, M. (22 novembre 2016). Adapting the low FODMAP diet to special populations: infants and children. Journal of Gastroenterology and Hepatology; 32 (suppl. 1): 43-45. doi:10.1111 ∕jgh.13696
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Autori

Jef L'Ecuyer
Nutrizionista/dietista, membro dell'OPDQ e dei Dietisti del Canada, Jef propone una visione semplice, efficace e pratica riguardo la pianificazione dei pasti quotidiani.

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