Tre consigli per prevenire l’Alzheimer

28 giugno, 2019 , , ,

2) Mantenersi fisicamente attivi

Gli adulti di 65 anni e oltre dovrebbero svolgere degli esercizi cardiovascolari (come la camminata e il ciclismo), per almeno 150 minuti di attività fisica d’intensità moderata a settimana, o almeno 75 minuti di attività fisica a intensità elevata a settimana, o una combinazione equivalente di attività fisica moderata ed elevata. Gli esercizi possono essere ripartiti in vari segmenti della durata di almeno 10 minuti ciascuno.

È inoltre importante effettuare almeno due volte a settimana degli esercizi con i pesi che coinvolgano i principali gruppi muscolari. Le persone a mobilità ridotta dovrebbero effettuare degli esercizi per migliorare l’equilibrio e prevenire le cadute almeno tre giorni alla settimana.

È bene ricordare che per le persone di 65 anni e oltre, l’attività fisica include gli spostamenti a piedi e in bicicletta, i movimenti e gli spostamenti effettuati in ambito lavorativo, le attività ricreative e di svago che richiedono di muoversi, e le attività fisiche svolte nel contesto delle attività familiari, sociali e della vita quotidiana.

3) Limitare il consumo d’alcool

Le evidenze scientifiche indicano chiaramente che un consumo eccessivo di alcol aumenta il rischio di demenza e di declino cognitivo. È raccomandato di limitare il consumo di alcol a una consumazione o meno al giorno per le donne, e a due consumazioni o meno al giorno per gli uomini. Una consumazione d’alcol corrisponde a una bottiglia di birra (340ml), 140ml di vino o 45ml di superalcolici.


Fonte

  • World Health Organization (2019). Risk Reduction of Cognitive Decline and Dementia: WHO Guidelines, 80 pages.

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Autori

Kathryn Adel
Kathryn è titolare di una laurea in kinesiologia e una in alimentazione, e di un master in alimentazione sportiva. È membro dell’OPDQ e dell’Academy of Nutrition and Dietetics. Atleta di mezzofondo, ha corso per la squadra olimpica di Montréal e il Rouge et Or. Kathryn è specializzata in alimentazione sportiva, perdita di peso, diabete, salute cardiovascolare e gastrointestinale. Kathryn ha molta esperienza con l'approccio FODMAP e ha completato la certificazione dell'Università Monash.

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