Diventare vegetariani per contrastare l’Alzheimer?

4 aprile, 2017 , , ,

Le statistiche riguardo all’Alzheimer sono poco incoraggianti. Si prevede che da qui a 15 anni quasi un milione di canadesi (su un totale di circa 45) saranno affetti da una malattia cognitiva. Le incidenze negli altri paesi occidentali sono simili. Sarebbe magnifico se esistesse un’alimentazione in grado di prevenire le malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, no?

Sembra quasi troppo bello per essere vero, ma ci sono tuttavia delle prove scientifiche che dimostrano che un’alimentazione vegetariana potrebbe ridurre l’incidenza della malattia di Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative. Qui di seguito vi parlerò di queste evidenze scientifiche e di altre possibili soluzioni.

Che cosa provoca la malattia di Alzheimer?

Come per numerose altre malattie, lo sviluppo della malattia di Alzheimer dipende da diversi fattori. Alcuni di questi fattori, come genetica, età e ambiente, non possono essere davvero cambiati. Altri invece possono essere influenzati e tenuti sotto controllo se ci si dà da fare. Sto parlando soprattutto dello stile di vita. Con stile di vita, intendo la pratica regolare di attività fisica, una corretta alimentazione e il fatto di non fumare.

Il vegetarianismo: un fattore di protezione?

Alcuni studi hanno correlato certi fattori associati all’alimentazione vegetariana con un ridotto rischio di sviluppare delle malattie cognitive. Questi fattori sono:

  • Apporto elevato di antiossidanti
  • Miglior controllo della pressione arteriosa
  • Livelli migliori di colesterolo nel sangue

Il consumo quotidiano di molteplici porzioni di frutta e verdura associato al consumo di legumi, frutta a guscio, semi e cereali integrali spiega questi diversi fattori preventivi.

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Una nota negativa?

Qualsiasi tipo di alimentazione che richiede delle restrizioni porta a volte con sé alcuni fattori di rischio. Per quel che riguarda l’alimentazione vegetariana, alcune vitamine sono a rischio di carenze per l’eliminazione della carne, del pollame e a volte anche del pesce. Tra le sostanze maggiormente a rischio di carenza c’è la vitamina B12, che è stata studiata approfonditamente per il suo probabile ruolo nella prevenzione delle malattie neurodegenerative. In effetti si è notato che nella popolazione che presenta un tasso di vitamina B12 basso, ci sarebbe un rischio più elevato di sviluppare la malattia di Alzheimer.

Tuttavia nella popolazione vegetariana che presenta livelli adeguati di vitamina B12, si osserva un effetto preventivo sulle malattie cognitive. Come accertarsi di introdurre tutte le vitamine e i minerali di cui si ha bisogno? E’ sufficiente pianificare bene la propria alimentazione e seguire la nostra dieta vegetariana senza carenze.

E il pesce?

Vogliamo sottolineare che anche il consumo di pesce (soprattutto di pesci grassi) è stato associato alla prevenzione dello sviluppo della malattia di Alzheimer. In particolare è grazie al suo contenuto di omega-3 che il pesce si è dimostrato un valido alleato. Vorreste seguire un’alimentazione principalmente vegetariana, ma continuando a mangiare pollame e pesce? La nostra dieta per la prevenzione della malattia di Alzheimer è quello che fa per voi.

Le prove scientifiche a sostegno dell’alimentazione vegetariana per la prevenzione della malattia di Alzheimer sono a disposizione di tutti. Tuttavia, non sono ancora abbastanza numerose per poter fare una raccomandazione ufficiale. E’ però sempre un’ottima abitudine quella di avere un’alimentazione che sia il più varia possibile e di diminuire il proprio consumo di carne. Le nostre diete preventive sono qui per darvi una mano!


Fonti

Autori

Jef L'Ecuyer
Nutrizionista/dietista, membro dell'OPDQ e dei Dietisti del Canada, Jef propone una visione semplice, efficace e pratica riguardo la pianificazione dei pasti quotidiani.

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